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Visualizza articoli per tag: Marc Augé

Marc Augé, etnologo e antropologo di fama mondiale, di casa al Festival dei Filosofi lungo l'Oglio, l’altra sera a Chiari dispone di una lezione che illumina su assenze e ritorni dei nostri sensi, sui pericoli di un abbandono del reale e la resa all'artificio, alla tecnologia senza volto e parola. Insiste, con una chiusura commovente, sulla necessità di un cambiamento come ripresa di sé, nella considerazione della diversità dell'altro; altrimenti il finale di ognuno di noi sarà serrato in una solitudine.

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Ad accogliere l'antropologo dei non luoghi c'è una piazza che di storia, identità e cultura ha da dire parecchio. Introduce il vicesindaco Alessandro Battaglia, poi è la volta della presidente della fondazione Filosofi Lungo l'Oglio Francesca Nodari: «Nell'era della surmodernità viviamo per lo più relazioni superficiali, stasera non è così». Marc Augè gratuitamente viene incontro agli uditori orceani e la sua lectio magistralis la tiene in italiano, citando dal "Don Giovanni", alla "Condizione umana"di Malreaux, ai "sotterranei del vaticano" di André Gide.

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ORZINUOVI. Marc Augé nella piazza della processione, del mercato, dei funerali e dei battesimi. Qui c'è stato, un anno fa, Enzo Bianchi. E si sarebbe meno innervosito, una volta all'aperto, Massimo Cacciari, rifugiato in chiesa per pioggia. Ieri c'era Augé, personaggio mondiale dell'etnologia e dell'antropologia, da quattro giorni nelle nostre terre a seguire il movimento dei Filosofi lungo l'Oglio.

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È in corso la XV edizione del Festivalfilosofia a Modena, Carpi e Sassuolo. Tra i quasi 200 appuntamenti vi è quello con Marc Augé. L’antropologo interviene oggi, alle 10, in piazzale Re Astolfo a Carpi, sul tema «La scrittura tra eredità e avventura ». Lo abbiamo intervistato.

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Martedì, 21 Luglio 2015 11:06

Filosofi lungo l'Oglio Il vincitore è Marc Augé

Il professor Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale, con il volume 'Les Nouvelles Peurs, Payot & Rivages 2013; Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?', è il vincitore della quarta edizione del -premio internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente.

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Mercoledì, 08 Luglio 2015 13:49

Capire le nuove paure. Marc Augé premiato a Iseo

«Non sarà che, oggi, la paura della vita abbia rimpiazzato la paura della morte? Se diamo un'occhiata alle notizie quotidiane, caratterizzate dall'incremento di violenze di ogni sorta, ricaviamo proprio questa impressione».

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Martedì, 07 Luglio 2015 09:08

Augè e le sue «nuove paure»

Pensatore di un'antropologia della «Surmodernità», indagatore delle relazioni tra spazio, tempo e identità, etnologo africanista, scopritore di quei «non-luoghi» che in nome della velocità di transizione, consumo e comunicazione oscurano ogni forma di alterità e si negano a qualsiasi legame di senso con il luogo in cui sono inseriti.

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ISEO. Ne abbiamo contati di visi già visti, venerdì sera, all’auditorium San Fedele di Palazzolo durante la lezione del prof. Marc Augé. Hanno inteso accompagnare il pensatore francese nel giorno della riflessione a Palazzolo e della premiazione, nel tardo pomeriggio di ieri, nella sala Franciacorta dell’Hotel Iseolago.

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ISEO . L’Oglio sfocia nella sala Franciacorta dell’Hotel Iseo Lago. La geografia del fiume, nella sera presto di ieri, viene scombussolata per mettere ai piedi del pensatore Marc Augé il quarto premio internazionale dei Filosofi lungo l’Oglio.

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A Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale, la quarta edizione del Premio internazionale di per il libro: Les N ouvelles Peurs, Payot & Rívages, Paris 2013; Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?.

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