Sarà il Festival delle letterature dei luoghi quello che la Libera Università dell'autobiografia di Anghiari proporrà dal 30 settembre al 2 ottobre. Un Festival questo dalla formula inedita in cui saranno premiati anche i vincitori del concorso letterario "L'albero delle ciliegie. Una storia tira l'altra".
Sarà il Festival delle letterature dei luoghi quello che la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (Lua) proporrà dal 30 settembre al 2 ottobre. Un Festival dalla formula inedita in cui saranno premiati i vincitori del concorso letterario “L’albero delle ciliegie. Una storia tira l’altra” e in cui sarà annunciata l’istituzione della Biblioteca nazionale delle letterature dei luoghi.
Emmanuel Levinas (1906-1995) fu testimone di un pensiero che vide nell'etica la dimensione inglobante ogni ontologia. Di lui sono tradotte quattro conferenze del 1946-47 con il titolo Il tempo e l'altro (Mimesis, pagg. 164, postfazione di Francesca Nodari).
“È stata un’edizione che ha guardato al futuro, oltre la pandemia”
È stato un percorso lungo e punteggiato, appassionato e articolato con segnali di futuro accompagnato da migliaia di personedal vivo che ha interessato un intero territorio, lungo il fiume Oglio nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona, in 22 municipalità per 28 appuntamenti dal 10 giugno al 31 luglio, con emeriti pensatori e filosofi del nostro tempo. Sono alcuni dei numeri del grande successo della XVII edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, la maratona del pensiero organizzata dall’omonima Fondazione, presieduta dalla filosofa Francesca Nodari che ha spiegato come «il Festival si conclude con una viva soddisfazione per l’intensità delle lectiones, la grande capacità comunicativa dei relatori, il crescente flusso di pubblico nonostante le temperature roventi e la ripartenza dei contagi. Il Festival non si è mai fermato, neppure nell’annus horribilis della pandemia, e si conferma come una manifestazione che è sempre più attesa e apprezzata nella sua vocazione nomade. Elemento questo che ne segna l’unicità».
L'incontro. Alla cascina Le Vittorie, capitale dei "Filosofi lungo l'Oglio", una gran bella compagnia umana, solida di numeri e solida di ottime intenzioni, l'altra sera, ha ascoltato molte riflessioni istituzionali provenienti da un palco nella grande aia-piazza, in una notte di fuoco, in cui i pensieri si sono riuniti, anon disperdere la memoria della violenza contro le donne, a ragionare su come disperdere il seme di questa crescente aggressione, con quale strategia operativa e culturale battere l'efferatezza nei confronti di quel genere femminile indispensabile per creare e comporre creatività, in una comunità sempre più occupata da un disimpegno civile e da una tensione al rancore.
Ospiti l’on. deputata Lucia Annibali, il Prefetto di Brescia S.E. Maria Rosa Laganà, la Consigliera di Parità di Regione Lombardia Anna Maria Gandolfi. Con loro la giornalista Maria Luisa Villa, il giudice del Tribunale di Milano Elisabetta Canevini e Francesca Nodari, presidente della Fondazione. Modera il saggista Tonino Zana.
Un’altra settimana in viaggio con Filosofi lungo l’Oglio, con tre appuntamenti nella provincia bresciana. Domani, martedì 21 giugno è il momento di Stefano Zamagni a Orzinuovi, giovedì 23 l’incontro è con Giovanni Ghiselli a Ghedi, e venerdì 24 a Tavernole con Francesca Nodari, filosofa, presidente e direttore scientifico del Festival. Tutti gli incontri declineranno il tema della rassegna, “Dire Io” e inizieranno alle 21: saranno gratuiti, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera, per sostenere il festival e le attività della Fondazione.
Quale può essere la risposta alla questione sul senso incondizionato dell'umano in un mondo dove le relazioni sono se va bene di superficie, i non luoghi come le non cose si moltiplicano, il senso di rancore, di rabbia ma anche di spaesamento e di paura diventano il menù quotidiano, le minacce del nucleare tornano, gli orrori delle guerre ci lasciano attoniti e impotenti? Basterebbe, forse, chiuderci in noi stessi?