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Mercoledì, 21 Luglio 2021 00:56

IL 22 LUGLIO PENULTIMO INCONTRO PER IL FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO IN CATTEDRA FRANCESCA NODARI CHE PROPORRÀ UNA RELAZIONE DAL TITOLO: “COLPEVOLEZZA DA SOPRAVVISSUTO”

Francesca Nodari Francesca Nodari

IL 22 LUGLIO PENULTIMO INCONTRO PER IL FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO . IN CATTEDRA FRANCESCA NODARI CHE PROPORRÀ UNA RELAZIONE DAL TITOLO: “COLPEVOLEZZA DA SOPRAVVISSUTO”
DURANTE LA SERATA L’ANNUNCIO DEL VINCITORE DEL CONTEST ARTISTICO “EROS E THÁNATOS” IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI SANTA GIULIA DI BRESCIA

Prosegue incessante la maratona del pensiero del Festival Filosofi lungo l’Oglio che, mai come quest’anno, ha saputo trasformare l’ostacolo in slancio, facendo leva sulla resistenza e sulla perseveranza in una felice alchimia tra il pubblico e i tanti filosofi che si sono susseguiti durante il festival che non ha mai interrotto la sua corsa. Giovedì 22 luglio penultimo appuntamento di quest’anno con la filosofa levinasiana e direttrice scientifica del festival Francesca Nodari che proporrà un intervento dal titolo evocativo “Colpevolezza da sopravvissuto“.

L’inizio è previsto alle ore 21.00 al Parco della Resistenza “Mario Boldini” di Ospitaletto (Bs). Al centro del suo intervento una dissertatio che prende spunto dal rapporto tra i filosofi Franz Rosenzweig e di Emmanuel Levinas in relazione alla problematizzazione della morte.

La morte come domanda centrale nel pensiero di Franz Rosenzweig e di Emmanuel Levinas sembra assumere i tratti di un’attualità stringente se è vero che dalla sua rimozione o dal suo divieto “per salvaguardare la felicità” nato negli Stati Uniti agli albori del XX secolo– come, a ragione, rileva Ariès nel celebre saggio Storia della morte in Occidente – siamo passati, nell’era pandemica, al suo brusco ritorno al centro delle nostre esistenze – spesso ridotte a nuda vita – con l’acuirsi di quella ancestrale paura di thánatos che tradisce un’angoscia tale da non lasciare alcuna possibilità al soggetto di carne e di sangue di “rimanere nel timore della morte”. Proprio perché essa appare come qualcosa di insensato, di inspiegabile, la filosofia vuole che l’uomo – dimentico della sua dimensione temporale e creaturale – rivolga il suo sguardo altrove inglobando il singolo nel divertissement del tutto, in quella terra madre e matrigna che partorisce e chiama a sé i suoi figli nel divenire inarrestabile della natura. Non è certo casuale che Rosenzweig e Levinas, pur seguendo percorsi diversi, partano dalla problematizzazione della morte per arrivare, attraverso un’ermeneutica della fatticità storica, all’altro che vive la sua stessa temporalizzazione come un aggiornamento dell’ultima ora.

Francesca Nodari si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Friburgo), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale. Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro Bernhard Casper – il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig) – di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e Direttore scientifico del rispettivo Festival, giunto quest’anno alla sua XVI edizione. Ha ideato e curato la Rassegna: Fare memoria, con uno sguardo attento alla costruzione del dialogo ebraico-cristiano, dando vita in collaborazione con i rispettivi Comuni, ai Giardini dei Giusti di Brescia (2013), di Orzinuovi (2015) e di Barbariga (2019). Tra le sue ultime pubblicazioni: M. Augé, Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente, Mimesis 2019; G. Laras, Il comandamento della memoria, Mimesis 2019; P. De Benedetti, Memoria di Dio, Mimesis 2020; e a Haim Baharier, Generare è rispondere o domandare?, Mimesis 2021. Dirige, presso Mimesis, le collane «Chicchidoro» e «Tempo della memoria». Collabora con riviste («Studium» e «Humanitas», «Nuova Secondaria», «Intersezioni», «Freiburger Zeitschrift für Philosophie und Teologhie», «Iride») e testate giornalistiche, tra cui l’inserto culturale «Domenica» de «Il Sole 24Ore». È tra le vincitrici del Premio Donne Leader 2012, conferitole dall’Associazione internazionale EWMD e nel 2015 è tra le assegnatarie del Premio Donne che ce l’hanno fatta. Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella della carica di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Recentemente, è stata individuata tra le Esperte di Filosofia nella sezione di Storia e Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi» promosso dall’Osservatorio di Pavia insieme all’associazione GiULiA Giornaliste, in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Ha appena pubblicato il volume Donne e shoah, scritto a quattro mani con Anna Foa, edito da Mimesis per la collana «Tempo della memoria».

Al termine dell’incontro l’attesa premiazione del Contest "Eros e Thánatos", assoluta novità del festival in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia. L’opera che più rispecchia il tema di quest’anno si aggiudicherà un riconoscimento di 1000 euro, da parte della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Il vincitore sarà proclamato a decisione insindacabile della giuria composta da Francesca Nodari, Marco Ermentini, vice presidente della Fondazione Filosofi Lungo l'Oglio e Lia Guerrini, segretaria organizzativa della Fondazione, con loro in giuria la direttrice dell’Accademia Santa Giulia Cristina Casaschi, la vicedirettrice Ilaria Manzoni e il professore Paolo Sacchini che, oltre a essere docente dell’Accademia, è direttore della collezione Paolo VI. Le 5 opere finaliste saranno esposte durante l’evento: "Un filo vi condusse" di Duccio Guarneri, "Eros e Thánatos" di Sferrazza Anais, "Respiro" di Anna Cancarini, "Il confine" di Elena Bolther, "Genesi" di Glauco Maccari. Alla premiazione saranno presenti i giurati del premio: Francesca Nodari, Marco Ermentini, Lia Guerrini, Cristina Casachi, Ilaria Manzoni e Paolo Sacchini. A moderare la serata il giornalista e scrittore Tonino Zana.

La serata è ad ingresso libero senza prenotazione ma si potrà accedere fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative anti-Covid. Per maggiori informazioni si consiglia di andare sul sito: www.filosofilungologlio.it

Il Festival Filosofi lungo l’Oglio è stato insignito anche nel 2021, dopo sei anni consecutivi, della prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica ed è l’unico Festival di Filosofia ad aver ricevuto per tre volte consecutive il marchio europeo Effe Label 2019-2021, progetto sostenuto

dalla Commissione Europea e realizzato da EFA, Associazione dei Festival Europei per premiare l’impegno artistico e la capacità di coinvolgere le comunità locali che guardano all’Europa.

Il Festival si avvale dell’Adesione del Prefetto di Brescia e ha ottenuto il Patrocinio delle Province di Brescia, Bergamo e di tutti i Comuni coinvolti. Sponsor: BCC di Brescia, Cogeme SPA, Fondazione Cariplo, Fondazione Cogeme, IME, Consorzio Franciacorta, Fondazione ASM, Sabrina Lombardi – Amministrazioni immobiliari.



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